Riflettere
I film che fanno riflettere, durante e dopo la visione.
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Amadeus
Amadeus è un film da maestro, un vero e proprio capolavoro del direttore d'orchestra Miloš Forman. La storia, raccontata da Antonio Salieri, narra...
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Quasi amici
Che cos'è l'amicizia? Impossibile descriverla. Però è possibile guardarla e per farlo è sufficiente sedersi sul divano e godersi Quasi amici.
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Little Miss Sunshine
Il pulmino giallo che scivola giù per una discesa e un'intera balorda famiglia a corrergli dietro. Direzione: concorso di bellezza Little Miss Sunshine.
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Il sapore della vittoria
Appassionante e toccante, Il sapore della vittoria è un film che parla di vero sport e amicizia. È la storia della squadra della T.C. Williams High School..
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Ricomincio da capo
Diretto da Harold Ramis e sceneggiato da Danny Rubin, Ricomincio da capo è una delle commedie più brillanti e originali di sempre. Ecco perché.
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Old Man & the Gun
Forrest Tucker rapina banche da sempre, ma lo fa senza usare la violenza, vestito di tutto punto e con modi estremamente garbati.
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The greatest showman
The greatest showman è una storia di riscatto che si trasforma, tra una nota e l'altra, in un film di buoni sentimenti sui valori della vita.
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First man – Il primo uomo
First man non è (solo) la storia dell'allunaggio, ma soprattutto quella dei travagli, sia fisici che emotivi, che hanno portato allo sbarco sulla luna.
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Fandango
Un film cult agrodolce, divertente e malinconico, ponderato e tumultuoso: proprio come il fandango. Ecco perché guardarlo.
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Lost in translation
Il blu, la malinconia, i legami inaspettati e palpitanti. L'incapacità di tradurre i propri sentimenti. Ecco perché Lost in translation è un cult.
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Unbroken
Con Unbroken Angelina Jolie racconta la vera storia di Louis Zamperini, mezzofondista olimpionico la cui passione per lo sport è stata ostacolata dalla Seconda Guerra Mondiale, che l’ha costretto a sopportare ben più dello sforzo fisico della corsa sulla pista d’atletica. La fatica del protagonista è anche la nostra a sopportare la visione da un certo punto in poi. Troppe emozioni? Scene cruente? No. Se nella prima parte il montaggio alternato tra la storia sportiva di Louis e la guerra ben ci intrattiene, a seguire lo sport sparisce e assistiamo a una serie terribile di dolori e soprusi che il protagonista subisce, dai quali non emerge un messaggio forte e chiaro (è…
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Madre!
Uno scrittore in crisi creativa e la devota moglie accolgono in casa uno sconosciuto. Oh madre! Da lì in poi il loro mondo degenera.