I 15 migliori esordi alla regia di sempre
“Deve maturare” ,”diamo tempo al tempo”, “deve fare esperienza”. Ecco, questa è una serie di frasi che non c’entrano assolutamente nulla con questo articolo. Qui parliamo dei migliori esordi alla regia di sempre, ovvero di personaggi che si sono messi dietro alla macchina da presa per la prima volta e con il loro primo film sono entrati nella storia.
Charlie Chaplin – Il monello (1921)
Seppure non fu la prima apparizione di Charlot, Il monello fu il primo lungometraggio scritto, diretto e interpretato da Charlie Chaplin. Un film dall’impatto culturale fortissimo, ancora oggi ritenuto tra i massimi capolavori del cinema. La storia dell’orfano e del vagabondo è stata in grado di far divertire e commuovere intere generazioni.
John Huston – Il mistero del falco (1941)
Dopo diverse esperienze come sceneggiatore, John Huston ha la possibilità di dirigere il suo primo film, nonostante un budget limitato. Il mistero del falco diventerà non solo un successo di pubblico, ma anche un caposaldo del genere noir.
Orson Welles – Quarto potere (1941)
Prendete una classifica su i migliori film della storia del cinema, una a caso, e guardate all’apice. Spesso e volentieri troverete Quarto potere. Il film di Orson Welles è stata una vera e propria profezia sulla forza dei mezzi di comunicazione.
Charles Laughton – La morte scorre sul fiume (1955)
Ci sono casi in cui l’esordio cinematografico da regista corrisponde anche al canto del cigno. Primo è unico film di Charles Laughton, La morte scorre sul fiume è stato un insuccesso commerciale, rivalutato poi negli anni a venire.
Sidney Lumet – La parola ai giurati (1957)
Dopo aver lavorato come regista per il teatro e per alcune serie televisive, Sidney Lumet esordisce nel mondo del cinema con La parola ai giurati, un film acuto sul tema del razzismo, ancora oggi di straordinaria attualità.
Francois Truffaut – I 400 colpi (1959)
Proiettato per la prima volta al 12º Festival di Cannes, vinse il Premio per la migliore regia e diede il via a una nuova corrente cinematografica, la nouvelle vague.
George A. Romero – La notte dei morti viventi (1968)
La notte dei morti viventi non è stato solo un film di enorme successo, ma è stato anche la rivoluzione del genere horror, oltre che il costante riferimento per i film successivi. Infine, l’esordio alla regia di Romero è stato spesso interpretato come un film dai forti riferimenti metaforici.
Dennis Hopper – Easy Rider (1969)
Già celebre come attore, Dennis Hopper firma il suo capolavoro da regista nel 1969, con Easy Rider, un film divenuto simbolo ed emblema della controcultura della fine degli anni sessanta, grazie anche alla colonna sonora.
Steven Spielberg – Duel (1971)
A soli 25 anni, Steven Spielberg gira in 13 giorni il film tv Duel, tratto dal racconto di Richard Matheson. Il risultato è un grande film e un grande successo, che lancia la sua carriera.
Ridley Scott – I duellanti (1977)
Premio speciale della giuria al Festival di Cannes e David di Donatello al suo primo film. È un esordio decisamente folgorante quello di Ridley Scott, che due anni dopo girerà Alien e cinque anni dopo darà alla luce Blade Runner.
David Lynch – Eraserhead (1977)
Il primo film del buon vecchio Lynch è già emblematico di quella che sarà la sua filmografia. Sì, è una perifrasi per dire che Eraserhead – La mente che cancella è un film davvero strano. Iniziato grazie a una sovvenzione di 10.000 dollari dell’American Film Institute, la produzione dura circa 6 anni e per arrivare in fondo al progetto il regista ha perso anche la casa.
Quentin Tarantino – Le iene (1992)
È il primo film di un regista che ha definito uno stile e, ancora oggi, uno dei suoi migliori film. Possibile fare meglio? Sì, con il secondo film: Pulp Fiction.
John Lasseter – Toy story (1995)
L’inizio di una lunghissima e bellissima favola, quella dei film d’animazione e della Pixar. È impossibile parlare di esordi cinematografici e non parlare di John Lasseter, che il cinema l’ha rivoluzionato, dal cortometraggio Luxo Junior del 1986, a Toy Story, fino ai giorni nostri.
Sam Mendes – American beauty (1999)
Esordio alla regia e Oscar alla miglior regia. Uscito come prima mondiale l’8 settembre 1999, American beauty fu premiato con 5 statuette il 26 marzo 2000, permettendo a Mendes di coronare in neanche 7 mesi il sogno di una vita di molti.
Richard Kelly – Donnie Darko (2001)
Film cult, uscito in Italia nel 2004, Donnie Darko fruttò al regista (nonché ideatore) Richard Kelly un compenso di soli 9.000 dollari. Non fu l’inizio di una sfolgorante carriera per Kelly, che diresse solo altri due film: Southland Tales – Così finisce il mondo (2006) e The Box (2009).
Chi abbiamo escluso dalla classifica dei migliori esordi alla regia?
Come il lettore ha potuto notare, il talento è spesso precoce e i casi di brillante esordio alla regia non sono così rari. Abbiamo quindi voluto elencare altri film, esclusi dalla classifica, ma non per questo demeritevoli. Si tratta di: La rabbia giovane di Terrence Malick, Fino all’ultimo respiro di Jean-Luc Godard, Accattone di Pier Paolo Pasolini, Ossessione di Luchino Visconti, Piccoli omicidi tra amici di Danny Boyle, American history X di Tony Kaye e La casa di Sam Raimi.
Hai in mente un altro strepitoso esordio alla regia? Scrivicelo nei commenti!