-
Nonno scatenato
Morta la nonna, il nonno può darsi alla pazza gioia. Dopo anni di fedeltà, finalmente può partire con il nipote on the road, alla caccia di belle passerotte da sedurre con la propria esperienza. Robert De Niro è un nonno scatenato, affiancato da Zac Efron, rigidino e impacciato, ma super fisicato. Non servono molte parole per commentare questa commedia. Sconcia e volgare senz’altro, ma questo non è un problema. Il film vorrebbe essere esagerato o sregolato ma purtroppo è solo scemo e talvolta addirittura sgradevole, come in una scena in cui si prova a far ridere con il tema della pedofilia. Nel finale, addirittura, ci viene propinata malamente una specie…
-
Il buongiorno del mattino
Il buongiorno del mattino è una trasmissione mattutina in declino, i cui ascolti sono in rapido calo. A tentare di far funzionare lo show è una innocente ed esagitata Rachel McAdams, donna ancora pura nello show biz, dall’entusiasmo instancabile e dallo sguardo allibito di fronte alle dinamiche umane che popolano lo studio televisivo. Fresca e frizzante, la commedia gioca sulle relazioni umane in ambito lavorativo, in particolare il rapporto tra e con i due colossi del programma, interpretati da Harrison Ford e Diane Keaton. Ottimi gli interpreti, semplice ed efficacie la sceneggiatura: Becky deve mantenere il lavoro raggiungendo un certo numero di ascolti, i suoi ostacoli sono proprio le personalità…
-
A piedi nudi nel parco
A piedi nudi nel parco è una commedia sul rapporto coniugale e sulle relazioni in senso lato, che insegna come nei rapporti bisogna venirsi incontro, cedere qualcosa per amor dell’altro e pensare con due teste.1 Il film ci insegna inoltre e ci ricorda che si può realizzare una commedia deliziosa e brillante, come oggi se ne vedono davvero poche, “semplicemente” con una coppia, la convivenza e un appartamento, abbastanza elementi di spunto per essere spiritosi, romantici e originali. La sceneggiatura è di derivazione teatrale, come si evince facilmente dalla regia e dai pochi luoghi che fanno da sfondo alle vicende dei novelli sposi, interpretati con garbo e ironia da Robert…
-
L’erba del vicino è sempre più verde
Ah l’insoddisfazione coniugale, ah quel flebile e frizzantino desiderio di trasgredire. E poi… l’erba del vicino è sempre più verde! E così, quando un affascinante uomo, per di più milionario, visita un palazzo dove vivono due coniugi, la situazione si fa piuttosto scomoda e spinosa. Due coppie, il matrimonio e il tema del tradimento (senza mai mostrare nulla di esplicito), sorreggono questo film che gioca argutamente sulle psicologie tipiche maschili e femminili, tra gelosie, stratagemmi e seduzione. Elegante nei dialoghi e dall’intreccio intrigante, questa commedia di Stanley Donen ci porta per mano fino al colpo di scena finale, intrattenendoci con garbo.
-
La regina d’Africa
Che cos’era La regina d’Africa all’epoca della sua uscita? Una travolgente storia d’amore tra un rude marinaio e una sofisticata e impettita dama, che insieme affrontano un avventura straordinaria. Insieme infatti, su una piccola barchetta, percorrono tutto il fiume nome fino al mare aperto, con l’idea di affondare la nave nemica “Louisa”. I numerosi ostacoli che la natura mette dinnanzi a loro rafforzano via via il rapporto tra i due e al tempo stesso coinvolgono sempre più lo spettatore, rendendolo affiatato verso di loro e verso la vicenda stessa. Sono loro due, Humphrey Bogart e Katharine Hepburn, per quasi la totalità del film, gli unici due personaggi che vediamo, in un…
-
Come ti ammazzo l’ex
Dannati uomini! Sono tutti uguali! E vogliamo parlare di quei porci che ti toccano il culo quando passi in un pub? O, ancora peggio, di quei mariti che dopo un litro di birra e la partita di football vanno a tradirti con l’amante? Meriterebbero la più severa delle punizioni. Come ti ammazzo l’ex ci ricorda Il club delle prime mogli, dove un trio di donne complottava vendette ai danni dei loro uomini, ma qui la sceneggiatura si fa più spinta e gli uomini cattivi si ammazzano. Il film vorrebbe in realtà essere una black comedy e ironizzare su queste donne arrabbiate, che si riscoprono sicari in nome del gentil sesso,…
-
Gods of Egypt
In Gods of Egypt un giovane egiziano, come Orfeo nella mitologia greca, deve salvare dall’Aldilà la sua dama dalle tette mezze di fuori, e così per raggiungere il suo scopo scende a patti e aiuta un Dio a tornare re. La sceneggiatura è da “facciamolo più grande!”, “mettiamoci questo dai” – “ma non c’entra niente” – “però è figo!”. Tuttavia, nonostante ciò, il film è molto divertente. Perché? Perché c’è l’avventura più pura, perché c’è ritmo e azione senza troppe pretese o sentimentalismi, ma genuino intrattenimento. Ostacoli, trappole, esseri micidiali, duelli nei cieli, Dee e anche ironia, come in un fumetto, come in un videogame.
-
I 4 elementi della colonna sonora dei film
Cosa va a comporre tutto ciò che consideriamo l’audio nel cinema? Gli elementi della colonna sonora dei film sono 4. La voce È la componente semantica principale della colonna sonora, ovvero la prima a portare significati. Il cinema d’altronde è “vococentrico”, infatti quando c’è la voce gli altri elementi passano in secondo piano. La voce nasce chiaramente dalla parola scritta, sceneggiatura e dialoghi, e diviene parlata, dove entrano in gioco altri importanti fattori. Chi parla innanzitutto e in secondo luogo come viene detta la frase, ovvero la comunicazione para verbale ( tono di voce, volume, ritmo del parlato, pause ed altre espressioni sonore). In gran parte dei film che vediamo…
-
Le 7 funzioni delle musiche da film
Quali sono le funzioni delle musiche da film? Come vengono utilizzate e con quale scopo? Ve lo spieghiamo noi in brevi pillole di cinema.
-
Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo – Il ladro di fulmini
Affidato con sicurezza a Chris Columbus, Percy Jackson è un caso editoriale che è riuscito a unire con rinnovata freschezza l’epica greca e il mondo attuale, in una storia che intrattiene con lo stesso interesse sia ragazzi che adulti.2 Il film riesce a conservare queste caratteristiche, giovando di un storia già scritta per azioni e dalle descrizioni strettamente necessarie, lavorando così sulla spettacolarità delle immagini evocate dalle parole e sui ritmi della narrazione. Resta il fascino intrinseco dei personaggi mitologici, divini ma così maledettamente imperfetti e viziosi, e di un eroe giovane di fronte a un destino epico e al fianco di una bella ragazza.
-
Sono il numero quattro
La ragazza qualunque, ma d’una bellezza innocente, e il ragazzo speciale (un alieno dalle sembianze perfettamente uguali a quelle di un uomo), sono i protagonisti di questo teen-fantasy drama, che sfrutta proprio il più classico dei canovacci per costruire e raccontare la sua storia. Sono il numero quattro coniuga tuttavia un romanticismo puro e genuino a un’azione di ottimo intrattenimento, che sfocia in un finale veramente fico, che chiude la narrazione ma lascia aperte nuove possibili avventure. Il protagonista alla scoperta di sé stesso e dei propri poteri, dibattuto tra un gruppo di cattivi veramente cattivi e il classico rivale scolastico in amore, compongono un film dove tutto è ben…
-
Notting Hill
E se portassi un’attrice a cena con amici e parenti? Come reagirebbero? Come mi comporterei? È questo il lato comico del film e lo spunto da cui il regista trae una commedia diventata cult: Notting Hill. Hugh Grant è un libraio sempre impacciato e piuttosto insicuro che incontra una famosa diva del cinema, interpretata da Julia Roberts, rappresentata a tratti anch’essa nell’insicurezza e in una placida gentilezza, in atteggiamenti nevrotici e quasi insopportabili. La sceneggiatura è piuttosto convenzionale e abbraccia lo schema innamoramento-litigio-rappacificamento, mentre la musica viene affidata al piano e a una scelta efficacie delle canzoni, che sottolineano e amplificano le emozioni dei protagonisti. Splendido30 il cambio delle stagioni…