-
A qualcuno piace caldo
A qualcuno piace caldo è senza dubbio una delle migliori commedie che possiate vedere per la vostra cinematerapia, se siete in cerca di risate e purissimo, leggerissimo e intelligentissimo divertimento. Perché? I tempi comici sono perfetti, il ritmo incalzante, la sceneggiatura favolosa. Questo film gioiello di Billy Wilder sa divertire fuori dal tempo chiunque, grazie a battute memorabili, situazioni esilaranti, un incedere della storia che mixa comicità, amore, sensualità e perfino azione. La bocca resta tesa in un sorriso per tutto il minutaggio, fino all’indimenticabile finale. Un film dalla creatività avanguardistica per il 1959, quando è uscito, ancora intatta al giorno d’oggi. Forse non so nemmeno io perché questo film…
-
Hidalgo – Oceano di fuoco
La più grande e pericolosa corsa di cavalli al mondo. Un film che racconta una storia vera, un’avventura epica, con ostacoli incredibili (non solo quelli della gara) che rendono la vicenda appassionante, palpitante, coinvolgente, meravigliosa. Un personaggio travagliato, mitico ma umano, un eroe dibattuto ma coraggioso, con cui immedesimarsi e di cui innamorarsi in un baleno. Così, tra sabbia e polvere, zoccoli e spari, corse e duelli, inganni e seduzioni, si galoppa fino a un finale che chiude a meraviglia, con malinconica eleganza. Hidalgo è uno di quei film che ti faranno venir voglia di uscire e fare qualcosa di eccezionale. Hidalgo è un film col pedigree, a cui non manca…
-
Ufficiale e gentiluomo
Un uomo ribelle, una storia difficile alle spalle, il fascino della divisa e un bell’attore come Richard Gere. Il protagonista di questo film nasce per infrangere cuori, disegnato e impacchettato per una classica love story. La sceneggiatura infatti non è eccezionale, ma costruisce sopra un canovaccio più che assodato, giocando sugli elementi precedentemente citati. L’addestratore severo (ma giusto), interpretato da Louis Gossett Jr, è il personaggio più interessante del film, il cui rapporto con il protagonista durante l’addestramento è di gran lunga più accattivante e articolato della storia d’amore. La scena finale punzecchia i cuori delle signorine e la canzone di Joe Cocker aiuta a trascinare un film di successo perché…
-
Top Gun
Primo grande successo per Tony Scott, che dirige un "rock'n'roll nei cieli", un cult degli anni 80. Ecco la recensione in pillole di Top Gun!
-
Un testimone in affitto
È la commedia matrimoniale al maschile, che gode e sfrutta la popolarità del comico Kevin Hart. Cosa succede nel film? Il teen sfigato dei licei americani è arrivato al matrimonio, insperatamente, ma non ha amici da invitare e così cerca un… testimone in affitto. Il film spolvera qualche momento di follia alla Una notte da leoni, ma è una commedia mai volgare, forte di una simpatica idea e di una ben sviluppata storia di amicizia. Un evviva anche al finale…
-
7 psicopatici
Sgradevole e al tempo stesso non si riesce a smettere di guardarlo, come quelle patatine che non ci piacciono ma continuiamo a mangiarle lo stesso. 7 psicopatici è una black comedy piuttosto macabra, in realtà poco comedy. Il lato umoristico ha infatti un taglio più che altro grottesco. La sceneggiatura è intrigante e originale, la trama gioca su una mise en abyme, ovvero ci mostra uno specchio nello specchio. Uno sceneggiatore deve infatti scrivere una storia su 7 psicopatici e chi gli sta intorno farà sì che, come ogni buon scrittore insegna, la sua ispirazione sia la realtà. La sceneggiatura che scrive è dunque ciò che vive, ma potrebbe anche…
-
Eddie the eagle – Il coraggio della follia
Eddie the eagle Edwards fu il primo atleta del Regno Unito a partecipare alle olimpiadi invernali nel salto con gli sci. Un sognatore, uno sportivo appassionato e motivato, ma anche un atleta criticato e ostacolato per la tecnica rozza e dilettantesca. Il film non sceglie, come molti altri, di adottare toni epici per esaltare i valori dello sport, già presenti nel sottotesto della storia, ma cosparge la neve sotto gli sci di un sano umorismo, che fa sorridere e strappa qualche risata, senza mai inficiare il coinvolgimento alla vicenda sportiva. Si parla di sogni, di credere in sé stessi, dello sport più puro, il cui momento più serio, emblematico e affascinante è…
-
La strategia di Adam
La strategia di Adam è fare lo stronzo con le ragazze per non soffrire (e rimorchiare di più). Un barlume di genialità insomma, ma il film non è male come si può credere di primo acchito. Si toccano tutti i “temi teen”: amore, sesso, paura di soffrire, popolarità, ballo scolastico. Vengono sfiorati tutti, ma trattati bene, con il tocco giusto e simpatia. Scene ben congegnate e un buon ritmo supportano il protagonista giusto, il ragazzo che vuole fare l’insensibile ma non ci riesce. Potrebbe essere qualcuno di noi, forse tu che leggi, forse io. Un profilo che include dunque i ragazzi e che non può non piacere alle giovani ragazze.
-
Il libro della giungla
Nel 2016 riapriamo il libro della giungla, grazie a John Favreau e Justin Marks, e ciò che vediamo è una vera e propria gioia per gli occhi, da godere, se possibile, in 3D. Il merito è di una regia immersiva, scenografica e con il gusto del bello, che ci introduce fin dai titoli di testa in una giungla di cgi (completamente computerizzata) ma avvolgente e ragionata, che non va a inficiare o trascurare la storia. L’abilità sta in questo caso nel discostarsi dal classico Disney, proponendo una diversa avventura che allo stesso tempo richiama i cari vecchi protagonisti, ben caratterizzati in funzione del viaggio di formazione di Mowgli. Maestoso è in…
-
Miracolo nella 34ª strada
Perché Miracolo nella 34ª strada è un classico di Natale? Lo è perché la figura di Babbo Natale non è quella magica, convenzionale, immediatamente credibile, ma si gioca in maniera elegante sul dubbio della sua esistenza e il tentativo impossibile di dimostrarla. Qui Santa Claus è un ideale, un emblema, un insegnamento sul bisogno dell’uomo di credere in qualcosa, di sognare qualcosa di più bello della vita comune. La storia è una vera e propria favola, che guarda all’importanza della famiglia, senza timore di ostentare il suo buonismo e una grande zuccherosità, spostandosi poi in tribunale, con i toni edulcorati del legal movie e una simpatica ma arguta trovata che…
-
Mamma ho riperso l’aereo: mi sono smarrito a New York
Kevin prende l’aereo sbagliato e questa volta non resta a casa da solo, ma si ritrova in compagnia della carta di credito del padre nella grande New York. La parte ambientata in albergo, il Plaza Hotel, è la più divertente e genuina. Peccato invece che dopo questo preambolo newyorkese, si ritorni alla meccanica consolidata del primo film, con il bambino nella casa degli zii che ordisce trappole. È ciò che il pubblico vuole e la ragione della genesi del film, che vuole cavalcare sul successo del primo e lo cavalca ben bene, guadagnando diversi dinari. Il film del resto non brilla per trovate eccezionali, ma resta un simpatico intrattenimento con un…
-
Rogue One: A Star Wars Story
Rogue one è un film di guerra. O per lo meno lo è dalla seconda metà in poi, fino alla fine. Sapevatelo: le guerre stellari sono tornate. Dopo un lungo preambolo con il solito esasperato tema padri e figli, in questo caso una figlia, e la presentazione dei personaggi, è infatti proprio la seconda parte quella più interessante. La battaglia sulla spiaggia è spettacolare e si distingue dalla prima parte del film anche visivamente, con un cromatismo più chiaro e uno stile vicino al primo episodio della saga. A combatterla sono un manipolo di ribelli, eroici per le gesta e gli ideali, ancor meno di 300 spartani, con capacità umane e non Jedi,…